Casa Rustici

Giuseppe Terragni, Pietro Lingeri

Paolo Birro - 274289

La palazzina, progettata da Giuseppe Terragni in collaborazione con Pietro Lingeri, è situata in Corso Sempione, all'incrocio con via Procaccini e via Mussi. L'impianto presenta due corpi di fabbrica di sette piani fuori terra, l'uno rettangolare, l'altro con forma a T; il collegamento tra i due distinti volumi è continuamente sottolineato dai ballatoi che si allineano alla facciata principale. Gli appartamenti sono distribuiti su sette livelli fuori terra, pari ad un'altezza di venticinque metri. La struttura portante è in cemento armato. Sull'asse mediano dell'edificio troviamo due blocchi di scale e ascensori simmetrici. L'entrata degli appartamenti è rialzata sul piano strada e vi si giunge attraverso una doppia scalinata centrale. Il piano tipo è organizzato con due gruppi di tre alloggi di diversa dimensione, da tre a sette locali. All'ultimo piano troviamo un appartamento monofamigliare che occupa parte di entrambi i corpi di fabbrica. Attraverso il ricorso a due distinti materiali di rivestimento, lastre di marmo bianco ed intonaco in colore arancio chiaro, è evidenziata nei prospetti la griglia strutturale.

Download modello Sketchup

La modellazione 3d dell'edificio è avvenuta tramite l'utilizzo del software Google SketchUp 8. Dal momento che nell'edificio di Terragni, tralasciando il piano terra e l'attico, tutti i piani sono uguali sia negli elementi esterni che nella disposizione interna, è bastato modellare un piano tipo e ripeterlo per 5 volte. Stesso procedimento è stato utilizzato per i parapetti metallici: costruita l'unità è bastata poi copiarla ed eventualmente scalarla. Per prima cosa è stato modellato l'involucro della palazzina. Successivamente sono state disegnate le sagome delle aperture, quindi estruse ed infine riempite con i relativi componenti modellati separatamente. A modello finito, sono stati aggiunti i materiali, in modo da poter rendere in maniera adeguata lo stucco color arancione ed il marmo bianco presenti nella palazzina milanese. Per la renderizzazione è stato utilizzato il plug in V-Ray, con il quale sono state aggiunte le luci necessarie: due luci rettangolari, inclinate a 45 gradi, una opposta all'altra e con tonalità leggermente differenti, una tendente al giallo ed una al rosa e con intensità una la metà dell'altra.







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