La bufala dei vecchi messaggi di Facebook

Eccola, è la nuova bufala che prende tanto gli italiani da inoltrarla senza alcun controllo. Il testo è questo:  “ATTENZIONE: Facebook ha riversato i messaggi tra il 2007 e il 2009 PRIVATI in pubblico, sono affetti prevalentemente Inglesi, Francesi e Italiani. Controllate le vostre bacheche e fate girare la notizia.” Oppure questo “ATTENZIONE: adesso subito. Grosso bug di Facebook sembra che molti utenti siano afflitti da un bug causato da Facebook, che ha fatto apparire in modo pubblico alcuni messaggi PRIVATI tra il 2007 e 2009. Controllate vi basterà eliminarli manualmente.”. Ovviamente non è completamente vero, la gestione dei vecchi post viene affidata al singolo utente e pertanto non generalizzabile. Ma ci sono cascati anche alcuni giornali, come Repubblica che in questi casi primeggia per superficialità facendo un copia/incolla tradotto di altri articoli, e Il Fatto quotidiano.

L’incomprensione può avvenire sui vecchi post che non avevano le restrizioni di visibilità e pertanto anche sui messaggi che passavano per la bacheca.

Per sicurezza, ovvero per bloccare la visibilità dei vecchi post, basterà andare su :

  • Impostazioni per la privacy
  • Alla voce “Restringi il pubblico per i vecchi post (Limita la visibilità dei post che hai condiviso con gli amici di amici o quelli pubblici)”  cliccare su “Gestisci la visibilità dei vecchi post” da dove si può restringere il pubblico per i vecchi post sul diario.

Maggiori informazioni in questa pagina.
Potrebbe interessarti anche questo link: Facebook – Impostazioni privacy

AGGIORNAMENTO delle 20:30 del 24.09.2012

Facebook ha smentito il problema. “A rumour that Facebook users’ private messages were appearing on public timelines is false, the social network has said. Some users, mostly in France, reported that “private messages” sent between 2007-2009 were suddenly public. However, Facebook told the BBC: “[The] messages were older wall posts that had always been visible on the users’ profile pages. “Facebook is satisfied that there has been no breach of user privacy.” Qui trovate la fonte.
Qui anche le spiegazioni di TechCrunch.