L’esperimento di Asch

Quante volte ci sorprendiamo per dei comportamenti che per noi sono del tutto innaturali? Quante volte pensiamo che molte persone agiscano sotto la spinta e l’influenza di altre? Materiale per le ricerche in ambito psicologico e sociologico non mancano. Ma nell’esperienza quotidiana lo sperimentiamo continuamente: chi non conosce persone che cambiano credo politico più velocemente delle stagioni seguendo l’onda o non ha mai notato i finti applausi o le finte risate aggiunte ai programmi televisivi per far credere a chi è meno attento che la battuta pronunciata sia davvero esilarante?Il nostro essere animali sociali ci ha abituato a non sottovalutare quello che pensano e fanno gli altri.

In questo senso una delle ricerche più famose è il cosiddetto Esperimento di Asch, realizzato da Salomon Asch (1907-1996)nel 1956.

Consisteva nella sperimentazione del condizionamento di un membro del gruppo a modificare il giudizio e la percezione. In un gruppo di test 7 membri erano d’accordo tra loro e solo l’ultimo, l’ottavo, era il candidato al test. Venivano fatti vedere alcuni segmenti di lunghezza diversa e chiesto di indicare il più lungo.

L’esperimento si ripeteva più volte fino a quando i primi 7 dichiaravano che il medio era il più lungo. I risultati furono sorprendenti: il 25% delle persone sostenevano senza dubbio che gli altri 7 sbagliavano, ma un 75% si accodava alle scelte degli altri. Di seguito il video che ricostruisce l’esperimento stesso.