La Soglia del Dolore

L’utilità del dolore per il bambino

Il bambino deve poter reagire rapidamente agli stimoli provenienti dal mondo esterno e ai cambiamenti interni. La funzione principale del dolore acuto è quella di informare l’organismo sulle aggressioni interne o esterne che subisce.

Possiede dei recettori particolari (i nocicettori) costituiti da terminazioni nervose che hanno il ruolo di informare preventivamente l’organismo su eventuali attacchi. Essi sono distribuiti in tutto il corpo (pelle, muscoli, articolazioni, viscere) ad eccezione del cervello, che è invece protetto da membrane estremamente sensibili, le meningi.

I segnali del mondo esterno che devono essere captati dalle vie del dolore sono di diversi tipi, i nocicettori hanno la particolare caratteristica di essere sensibili sia a stimoli fisici, come ad esempio un’intensa pressione o a delle temperature nocive per l’organismo, sia a stimoli chimici, come certe sostanze pericolose. I diversi meccanismi di transduzione permettono di trasformare questi diversi segnali in impulsi bioelettrici che giungono fino al cervello.

L’attività dei nocicettori e di conseguenza la sensazione dolorosa, deve essere percepita coscientemente solo in caso di lesione, l’organismo deve poter imparare a differenziare gli stimoli che rappresentano un pericolo da quelli inoffensivi, come una carezza o il calore di un raggio di sole.

Range di tolleranza alle temperature

Una temperatura di 15°C è la soglia approssimativa per attivare le vie del dolore che corrispondono alle basse temperature. Questo limite è più soggettivo rispetto agli stimoli caldi, infatti tutti qualificano come bollente un bagno di oltre 47°C, mentre molte persone non fanno fatica a sopportare l’acqua a 15°C.

Questa differenza si spiega dal fatto che gran parte dei termorecettori sensibili al caldo sono attivati quando la temperatura oltrepassa i 43°C, mentre quelli sensibili al freddo si attivano in gran parte in un intervallo più ampio: fra 8°C e 30°C.

Un numero non trascurabile di termorecettori è attivato sia dal caldo che dal freddo. È noto che l’attivazione dei nocicettori si traduce, indipendente dalla natura dello stimolo (caldo, freddo), con una sensazione dolorosa. Allo stesso modo, ogni eccitazione dei recettori al freddo inoffensivo evoca una sensazione di freschezza, indipendentemente dallo stimolo utilizzato.

L’ILLUSIONE DELLA GRIGLIA TERMICA

Nel 1986, un fisiologo danese, T. Thunberg, ha evidenziato una curiosa illusione tattile legata alla termorecezione: quando il palmo della mano entra in contatto con una griglia formata da barre tiepide e fredde poste in alternanza, si percepisce una sensazione di bruciore, che non si avverte se le barre sono presentate ad un’unica e identica temperatura, sia fredda che tiepida.

Questo fenomeno è stato spiegato solo di recente da alcuni ricercatori che hanno osservato come l’organismo distingue difficilmente tra uno stimolo di bruciore e uno stimolo inferiore a 15°C, entrambi sono percepiti come una bruciatura.

Nei due casi sono le medesime fibre nocicettive ad essere attivate, che si attivano anche quando la griglia entra in contatto con la mano, da cui il dolore anche se le temperature sono innocue per l’organismo. In effetti, sono messi in azione tre tipi di cellule: i termorecettori attivati dalle barre tiepide, quelli messi in azione dalle barre fredde e i nocicettori che provocano il dolore. Tutte queste informazioni sono integrate a livello del midollo spinale e poi inviate al cervello.

Quando la temperatura della griglia presenta una sola temperatura e non pericolosa per l’organismo, è attivato un solo tipo di termorecettore, apparentemente questo inibisce o maschera l’attività dei nocicettori a livello del midollo spinale. Al contrario se si toccano contemporaneamente degli oggetti tiepidi e altri freddi, l’attivazione dei due tipi di termorecettori, è interpretata come una situazione pericolosa dai neuroni del midollo spinale. L’attività dei nocicettori cessa di essere inibita, diventa percepibile ed assume la forma di un’illusione di ustione.

da edab.dana.org/publications/eurobrain/eurobrain0604_it.pdf