La Percezione Tattile nei Bambini

Il senso del tatto è oggetto di una quantità di stimolazioni che sono offerte al bambino sull'intera superficie corporea. Infatti, se è vero che le mani e soprattutto i polpastrelli delle dita godono di una particolare sensibilità tattile, è vero anche che ogni parte del corpo è in grado di percepire per contatto le sensazioni di freddo e di caldo, di asciutto e di bagnato, di liscio e di ruvido.

Il bambino piccolissimo potrà godere del calore di chi lo tiene in braccio, di carezze e massaggi di chi lo cambia e si intrattiene con lui, giovandosi di queste esperienze tanto gratificanti affettivamente che lo iniziano alla conoscenza del mondo esterno.

Nell'ambito della stimolazione tattile rientrano attività manipolative che contemplino l'uso di svariati materiali. Il bambino mostrerà estremo interesse per la manipolazione di acqua e farina, di das, colori digitali, carta, collage, colla...Egli, attratto da questi materiali,a volte conosciuti e a volte no, manipolandoli, sperimenta un senso di libertà che si esplica anche nella constatazione di potersi sporcare, di concedersi quanto, magari, in casa non gli è permesso fare.

Il senso del tatto, trae da questo tipo di attività grande giovamento, poiché stimolato dalla conoscenza diretta di sensazioni particolari e di trasformazioni di elementi.

Per i bambini delle scuole elementari, giocare ad indovinare cosa c'è nel sacchetto avvalendosi della sola sensazione tattile e del suo bagaglio di esperienza passata, permette di sviluppare il senso stereognostico, vale a dire la capacità di riconoscere le forme, mettendo così in atto la memoria associativa e sviluppando al tempo stesso il senso spaziale e tridimensionale.

da psicodiagnosi.com

Studi e ricerche hanno dimostrato che il feto nel grembo materno è sensibile agli stimoli tattili e alla voce della mamma. Alla nascita distingue perfettamente le differenti percezioni da tatto: caldo, freddo, dolore, pressione del contatto. Tatto e odorato sono i sensi che il neonato predilige maggiormente.

Il tatto del neonato

Il tatto è estremamente sviluppato. A dimostrarlo, basti pensare che, mentre durante il parto la pelle del nostro bambino è stimolata continuamente con l'intento di attivare le terminazioni nervose ed avviare l'attività dei polmoni, le intense percezioni improvvise, causate dall'incontro con l'aria, quindi una forte espansione interna ed una temperatura esterna comunque fredda, vengono immediatamente placate e contenute dall'abbraccio materno, dal caldo contatto della pelle che si ha nel momento in cui il nostro bambino viene sdraiato sulla pancia.

Questo potere sottile ed intimo esprime una sensibilità che non dobbiamo dimenticare, soprattutto nei primi mesi di vita, quando il nostro bambino è completamente indifeso ed in balia delle nostre emozioni, sensazioni, sentimenti e pensieri. Una curiosità: a seguito della somministrazione di test sui neonati per capire quale senso fosse maggiormente implicato nel riconoscimento della mamma, gli studiosi hanno rilevato che in media il nostro bambino riconosce la mamma dall'odore a dieci giorni dalla nascita, dalla voce dopo cinque settimane e con la vista tra i tre ed i cinque mesi.

da italiadonna.it/genitori/famiglia/tatto.htm