Urbotica: le smart cities del 2000

Ho ritrovato questo documento del 2001 che era alla base di un progetto di urbotica. Adesso le chiamano smart cities ma all’epoca non avevamo tempo per pensare a dei nomi così accattivanti.
L’urbotica è la scienza che studia le metodologie di governo dei sistemi urbani partendo dal principio della massima interrelazione e automazione, della necessità dell’ottimizzazione delle risorse, dell’efficienza ed efficacia delle azioni finalizzate alla gestione dei processi, della verifica dell’impostazione nel segno della sostenibilità sociale, ambientale ed economica.Un processo che diventa sempre più contingente vista la complessità dei sistemi urbani.
Come nella domotica sono affrontati i metodi per interfacciare e gestire impianti, servizi, apparecchiature all’interno delle esigenze domestiche della casa, dei suoi ambienti o dell’edificio in maniera da ottenere il massimo della ottimizzazione e quindi dell’armonizzazione dei vari funzionamenti al fine della migliore qualità di vita dei fruenti così nell’urbotica il processo viene spostato sul governo della città o di porzioni urbane per rendere più efficace e più efficiente il sistema di controllo e di gestione delle varie parti e nello stesso tempo semplificare i processi di governo e controllo attraverso le reti di collegamento, organizzazione, e gestione delle informazioni.
È proprio sul fronte dei sistemi informativi e della loro gestione, dell’elaborazione e organizzazione delle informazioni con conseguenti azioni del loro orientamento operativo che si sviluppa tale disciplina. Un cervello con gangli nervosi che collegano tutti i centri nevralgici della città e delle zone urbane, all’interno dei processi urbani. La tecnologia attuale infatti consente di mettere in relazione fra loro e con una centrale tutti i centri informativi mettendo a disposizione della governance gli elementi utili per una gestione ordinata secondo gli obiettivi della condivisione delle risorse e dei servizi collettivi per la CIVIS secondo i principi costituzionali. La conoscenza tecnico scientifica, statistica, economica, normativa permette un rilevamento critico dei dati pronto per formulare i contributi e le decisioni necessarie per la città del futuro. Per percorrere la frontiera a cui ci richiamano gli indirizzi della Comunità Europea per uno sviluppo sostenibile tale disciplina permette di avere strumenti utili per un adeguato governo dei processi per una migliore qualità antropica, per una migliore sicurezza socio/ambientale, per una gestione delle risorse energetiche in funzione del risparmio e dell’utilizzo di quelle rinnovabili, per permettere una adeguata informazione
È così che l’illuminazione pubblica, una scuola o un municipio, un servizio urbano (autobus, assistenza domiciliare, ecc.), una palestra, una biblioteca, sono messe in rete all’interno di una centrale informativa che permette di gestire le informazioni in funzione del governo delle problematiche connesse col loro funzionamento all’interno degli obiettivi impostati.